Archivio per 24 luglio 2018

Che vergogna… che schifo, sono stato una giornata a parlare con alcuni amici del nord Italia, che non si spiegano come sia stato possibile realizzare un buco finanziario da 1,6 miliardi!!!
E’ dal 2000 che sento parlare di bilanci in rosso ed oggi dopo 18 anni siamo ancora qui a parlare di conti…
La Corte dei Conti d’altronde ha deliberato per il nostro Comune di Catania, il dissesto finanziario. 
La cosa altrettanto assurda è che l’atto (deciso dalla sezione controllo di Palermo) è stato compiuto lo scorso 4 maggio, ed è stato notificato all’ente il 24 luglio.
Secondo i giudici contabili non ci sarebbe la sostenibilità finanziaria per gestire il debito… anche se il Comune, a detta del primo cittadino della città, Salvo Pogliese, presenterà entro 20 giorni ricorso, sperando che esistano le condizioni necessarie: “Cercheremo di fare tutto, anche l’impossibile, per evitare il dissesto. 
Leggeremo con attenzione le 70 pagine del provvedimento e valuteremo cosa fare. Ma è opportuno essere prudenti”
Certo con politiche come quelle compiute, con sperpero del denaro pubblico, con mancate politiche di sviluppo, con nessun controllo sui conti pubblici ed una totale assenza di rigore nella gestione della finanza pubblica locale… cosa si pensava che incassano un euro, potevamo pagarne mille???
Peraltro, se i nostri ex sindaci hanno pensato esclusivamente ad abbellire la città con proposte futili… ultima la fontana realizzata presso la circonvallazione, si comprende quanto fosse prevedibile, attendersi prima o poi il risultato ora evidente a tutti!!!
Ora, la prima cosa che verrebbe in mente… è il: Commissariamento!!! 
Sì… se soltanto servisse a qualcosa… 
Ma da noi, abbiamo visto come questo tipo tipo di provvedimento, non fa altro che creare ancor più confusione, anche perché quei cosiddetti preposti a commissari, non possiedono alcuna propria capacità, ne professionale e ancor meno manageriale, ma sono i classici raccomandati del caz… posti lì da quella stessa politica che ha fallito e che ricerca in quel soggetto, la persona giusta a cui attribuire tutte le loro responsabilità, ma soprattutto permette di trovare una soluzione temporanea al problema, che non viene di fatto risolto… ma solo traslato nel tempo…
Ecco quindi perché da noi ci vorrebbe una soluzione più drastica!!! 
Ad esempio, un manager preparato nel settore pubblico, investito soprattutto di un’autorità a modello Generale “Dalla Chiesa”… perché soltanto così, potremmo pensare di dare soluzioni definitive ad un problema così grave…
Altrimenti, ci ritroveremo (come solitamente avviene) a parlarne, a discuterne, si chiederà al governo nazionale d’intervenire celermente, riceveremo da Roma forse un po’ di elemosina… ma per il resto, saremo nuovamente qui tra qualche anno… a scoprire di avere un debito raddoppiato!!!
Gira e rigira e sempre la stessa storia, non cambia mai e si ripete in maniera perenne… 
Nello scrivere questa mia ultima frase, incredibilmente mi è giunta in mente Sandra Mondaini e quella serie televisiva chiamata “Casa Vianello”: Che barba, che noia. Che noia, che barba!
Che vergogna… che schifo, sono stato una giornata a parlare con alcuni amici del nord Italia, che non si spiegano come sia stato possibile realizzare un buco finanziario da 1,6 miliardi!!!
E’ dal 2000 che sento parlare di bilanci in rosso ed oggi dopo 18 anni siamo ancora qui a parlare di conti…
La Corte dei Conti d’altronde ha deliberato per il nostro Comune di Catania, il dissesto finanziario. 
La cosa altrettanto assurda è che l’atto (deciso dalla sezione controllo di Palermo) è stato compiuto lo scorso 4 maggio, ed è stato notificato all’ente il 24 luglio.
Secondo i giudici contabili non ci sarebbe la sostenibilità finanziaria per gestire il debito… anche se il Comune, a detta del primo cittadino della città, Salvo Pogliese, presenterà entro 20 giorni ricorso, sperando che esistano le condizioni necessarie: “Cercheremo di fare tutto, anche l’impossibile, per evitare il dissesto. 
Leggeremo con attenzione le 70 pagine del provvedimento e valuteremo cosa fare. Ma è opportuno essere prudenti”
Certo con politiche come quelle compiute, con sperpero del denaro pubblico, con mancate politiche di sviluppo, con nessun controllo sui conti pubblici ed una totale assenza di rigore nella gestione della finanza pubblica locale… cosa si pensava che incassando un euro, potevamo pagarne mille???
Peraltro, se i nostri ex sindaci hanno pensato esclusivamente ad abbellire la città con proposte futili… ultima la fontana realizzata presso la circonvallazione, si comprende quanto fosse prevedibile, attendersi prima o poi il risultato ora all’evidenza a tutti!!!
Sì… la prima cosa che verrebbe in mente… è il: Commissariamento!!! Se soltanto servisse a qualcosa… 
Ma da noi, abbiamo visto come questo tipo di provvedimento, non fa altro che creare ancor più confusione, anche perché quei cosiddetti preposti commissari, non possiedono alcuna capacità, ne professionale e ancor meno manageriale, ma rappresentano gli abituali raccomandati del caz… posti lì da quella stessa politica che ha fallito e che ricerca in quel soggetto, la persona giusta a cui attribuire tutte le proprie responsabilità, permettendo di trovare nel contempo, una soluzione temporanea al problema, che non verrà risolto… ma solo traslato nel tempo…
Ecco quindi perché da noi ci vorrebbe una soluzione più drastica!!! 
Ad esempio, un manager preparato nel settore pubblico, investito di un’autorità forte, a modello Generale “Dalla Chiesa”… perché soltanto così, potremmo pensare di dare soluzioni definitive ad un problema così grave…
Altrimenti, ci ritroveremo (come solitamente avviene) a parlarne, a discuterne, si chiederà al governo nazionale d’intervenire celermente, riceveremo da Roma forse un po’ di elemosina… ma per il resto, saremo nuovamente qui tra qualche anno… a scoprire di avere un debito raddoppiato!!!
Gira e rigira e sempre la stessa storia, non cambia mai e si ripete in maniera perenne… 
Nello scrivere questa mia ultima frase, incredibilmente mi è venuta in mente Sandra Mondaini e quella serie televisiva chiamata “Casa Vianello”: Che barba, che noia. Che noia, che barba!