Quando i figli seguono le "orme" dei padri…

Pubblicato: 28 ottobre 2016 in Uncategorized
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L’Antico testamento (Esodo 20,2-17) riporta: “Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione”.
Chissà… almeno nella Bibbia possiamo  sperare in una vera giustizia, visto che nella vita quotidiana di ognuno di noi, la giustizia etica e quella sociale, non trova per nulla applicazione…
Sì… non bisogna andare lontano, basti per esempio analizzare i genitori di alcuni attuali rappresentanti delle nostre cariche dello Stato, per comprendere da se… come non ci sia alcuna giustizia!!!
Se poi a quei genitori, sommiamo i figli, parenti e vari affini… allora l’immondezzaio è completo!!!
Oggi comunque non parliamo di quei figli… anche perché in questo momento sono più impegnati al “Sì” del referendum e a cercare quegli ultimi voti disponibili!!! 
Ecco il perché parliamo di un’altra corruzione… quella delle grandi opere pubbliche!!!
Parliamo di alta velocità… e chi poteva esserci tra le persone coinvolte, se non i figli dell’ex ministro dei trasporti e quello dell’ex ragioniere generale dello Stato!!!
Incredibile… ma quando mai, sembra ogni volta che si cada dalle nuvole!!!
In tutto sono ventuno gli arrestati nell’inchiesta della procura di Roma ed altri quattordici sono quelli richiesti dai pm di Genova, per un’altra inchiesta ad essa collegata. 
Tra gli indagati per corruzione compaiono Giuseppe Lunardi (figlio dell’ex ministro e attuale responsabile di Rocksoil, l’azienda di progettazione di cui è proprietaria la famiglia Lunardi) e Gian Domenico Monorchio (figlio dell’ex Ragionere generale dello stato) accusato di corruzione, ma non del reato associativo.
In arresto inoltre, sono finiti dirigenti o ex di Cociv, tra cui l’attuale presidente Michele Longo e il vice Ettore Pagani, ai domiciliari, oltre a vari imprenditori. 
Cociv è formata da Salini Impregilo (64%), Società italiana condotte d’acqua (31%) e Civ (5%) ed è il cosiddetto “general contractor” dell’infrastruttura, cioè, l’appaltatore principale a cui sono stati assegnati in dieci anni quasi 4 miliardi di finanziamenti pubblici (deliberati progressivamente dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica) per la realizzazione dell’opera.
Longo è inoltre presidente del consorzio Reggio Calabria Scilla che gestisce il macro lotto della Salerno Reggio Calabria che “dovrebbe” essere inaugurato a fine anno…
Un altro ruolo fondamentale – secondo gli inquirenti – sul meccanismo corruttivo è stato svolto da De Michelis, ingegnere abruzzese che lavora per una grande società di ingegneristica la “Sintel Engeniering” che secondo l’accusa è controllata da Monorchio jr. 
Al centro delle indagini il “Direttore dei lavori” (come ripeto sempre… senza il quale, diventerebbe difficile realizzare certe congiunture criminali…) delle tre opere, che è anche suo socio di fatto, dell’imprenditore calabrese Domenico Gallo.
L’ingegnere De Michelis e l’imprenditore Gallo sarebbero il punto di contatto tra le inchieste di Roma e Genova.
Giro delle solite tangenti e mazzette, grazie a questi appalti… 
Potrei dire che… sono più di trent’anni che sento sempre le stesse cose, dove, soliti personaggi ed ora anche i loro figli, (dopotutto se i padri sono ladri… cosa ci si potrebbe aspettare dai propri figli…) vengono coinvolti nei soliti reati di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione… Nient’altro???
Personaggi che, secondo la Guardia di Finanza (in un caso documentato), si sono venduti per una tangente da 10 mila euro: “missione compiuta, secondo indicazioni ricevute“, commentava l’imprenditore intercettato.
Nell’inchiesta della procura di Roma c’è un particolare che riporta perfettamente quanto vado riportando da tempo… (e non mi stancherò mai di ripeterlo…), cioè, di come sia importante la condivisione del sistema, da parte di chi corrompe e di chi viene corrotto. 
Rappresenta quella visione universale, ormai adottata dalla moltitudine… per raggiungere quel medesimo obiettivo e cioè: L’ARRICCHIMENTO ILLECITO!!!
Questo infatti dice uno degli indagati al telefono- si raggiunge, solo e soltanto se… c’è “l’amalgama”, che consente a tutti di poter coltivare il proprio orticello…
E’ inutile farsi la guerra… meglio e più proficua la pace… e De Michelis, aveva ricreato quel cosiddetto “Amalgama”…
Un accordo celato nel quale si faceva fare alle imprese ciò che volevano, ed in cambio quest’ultime… ricambiavano con mazzette…
L’importante è restare tutti amici… per far si che non si creino difficoltà ma soprattutto, che nessuno avesse di che lamentarsi…
Un modo “preventivo” ma efficace di evitare contrasti e lotte interne nel gruppo corruttivo!!!
La verità è che siamo un paese di disonesti, ognuno a modo suo, chi più… e chi meno, non si dice dopotutto: Tali padri, tali figli!!!

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